Abbiamo già spiegato cos’è e a cosa serve un Museo d’impresa o aziendale, che dir si voglia, e adesso approfondiamo ulteriormente il concetto, per capire se si deve scegliere fra Museo d’impresa o show room e se invece possano in qualche modo coesistere.
La contrapposizione infatti non è oggi più così netta com’era nel 1943, quando Laurence Vail Coleman pubblicava il suo libro “Company Museums” e scriveva che i musei aziendali sono una:
cosa completamente distinta dalle esposizioni commerciali e mostre pubblicitarie. Non sono creazioni momentanee, ma strutture che durano e crescono. Questi musei nascono dalla necessità di registrare la memoria storica e l’attualità.
Parole che meritano riflessioni e ancora attuali per certi versi, pur essendo superate anche dalla definizione di “Corporate Museum“, un concetto più ampio e affrontato recentemente, che ci da l’idea di quanto ancora si debba parlare di questi argomenti, soprattutto in Italia.
Analizziamo quindi la situazione italiana.
Museo d’Impresa o aziendale? Alcune definizioni online
Se cerchiamo online la definizione di “Museo aziendale” troviamo questa di Wikipedia, basata su un’unica fonte bibliografica del 2007:
Il museo aziendale è il luogo in cui si materializza l’identità dell’azienda e diventa tangibile la memoria dell’impresa. Ha il compito di conservare e diffondere il patrimonio di tecnica e di arte, di rimettere in circolo la memoria storica del fare.
Cercando invece la definizione di “Museo d’impresa”, non troviamo nulla in Wikipedia.
Invece compare come primo link la home del sito dell’Associazione Museimpresa, con i Musei d’impresa associati, ma non c’è scritto cos’è un Museo d’impresa.
Continuando a scorrere i link per trovare la definizione, compare il sito del Museo storico Reale Mutua.
Si tratta di un Archivio d’impresa, con esposizione dei documenti. E’ chiamato “Museo storico”, ma può essere considerato Museo d’impresa, perchè, come accade spesso, l’Archivio d’impresa è parte integrante del Museo d’impresa e difficilmente distinguibile da esso.
Nel loro sito troviamo la spiegazione di cos’è un Museo d’impresa, seppure in termini non coerenti con la definizione più comune:
Nei musei d’impresa, a differenza di quanto accade in quelli tradizionali, l’importanza non sta tanto nei beni custoditi (pur di grande valore), quanto nel messaggio che questi beni comunicano.
L’attenzione è tutta spostata sull’aspetto comunicativo, forse intendevano dire che anche oggetti di uso quotidiano in un’azienda possono raccontare qualcosa? Eppure anche nei musei “tradizionali”, troviamo oggetti di uso quotidiano che raccontano qualcosa, non solo oggetti “di grande valore”.
In questa definizione comunque è posta in secondo piano la funzione primaria di un Museo d’impresa.
Qual’è la funzione primaria di un Museo d’Impresa?
La funzione primaria di un Museo d’impresa è la conservazione, valorizzazione e trasmissione di quel patrimonio materiale e immateriale che costituisce la cultura aziendale e la brand identity di quella determinata impresa o azienda, ma deve essere realizzato con criteri museologici e museografici ed essere visitabile, per questo motivo si chiama “Museo”, altrimenti sarebbe si tratta solo di una raccolta di oggetti o un archivio storico di documenti oppure uno show room di prodotti aziendali, per quanto storici.
In questo modo il Museo d’impresa può contribuire a:
- migliorare l’advocacy del personale
- formare il personale e le nuove generazioni
- comunicare al largo pubblico i valori aziendali e del brand.
Così il Museo d’impresa può essere uno straordinario strumento di marketing aziendale, come abbiamo già più volte detto, infatti se continuiamo a cercare online il significato di Museo d’impresa, troviamo anche il nostro articolo cos’è e a cosa serve un Museo d’impresa.
Museo d’impresa o show room?
La comunicazione e la promozione dei valori aziendali e del brand sono un elemento importante, anzi connaturato al Museo d’impresa, infatti le motivazioni per cui sono realizzati questi Musei posso essere varie e meno scontate di quello che si possa immaginare:
- autocelebrazione di un imprenditore o una famiglia
- celebrazione di una ricorrenza storica, come vari decenni di attività
- sviluppo di prodotti o processi innovativi
- trasmissione di sapere e progettualità
In molti casi il Museo d’impresa diventa luogo di ricerca e formazione interna per il personale o per i nuovi assunti, ma anche esterna per scuole professionali, Università e centri di ricerca.
Tutto questo non può esserci in uno show room inteso nel modo tradizionale, solo come uno spazio fisico, in cui le aziende espongono i loro prodotti o campioni, consentendo ai visitatori di toccarli, provarli e sperimentarli di persona.
Lo show room offre l’esperienza tangibile e immediata, influenzando il processo d’acquisto dei clienti, che per certi prodotti è fondamentale.
Inoltre può essere un ambiente di vendita diretta, consentendo alle aziende di interagire direttamente con i clienti e offrire un servizio di consulenza personalizzato, diventando luogo d’incontro per eventi aziendali e networking.
E se nel Museo d’impresa ci fosse anche uno spazio di show room? Tutti questi aspetti si potrebbero integrare.
Dove finisce il Museo d’Impresa e inizia lo show room? Perchè non possono essere integrati?
Crediamo che sia possibile non dover scegliere fra l’uno e l’altro, e che non solo si possa, ma si debba integrare nei Musei d’impresa contemporanei, dove possibile, lo show room: questa potrebbe essere la nuova frontiera del marketing culturale e della brand identity.
Pensiamo ad esempio ai numerosi Musei d’impresa dell’automotive, come il Museo Ducati oppure il Museo Storico dell’Alfa Romeo, ai quali abbiamo dedicato degli articoli.
In questi particolari Musei d’impresa, chi vieta che, oltre ad esporre i vari modelli che si sono susseguiti nel tempo, in base ai criteri museografici come ad esempio quello cronologico, il più utilizzato, alla fine del percorso non ci sia una sezione con l’ultimo modello prodotto?
Così facendo, oltre alla completezza dell’esposizione, si starebbe facendo esattamente quello che sosteneva Coleman:
registrare la memoria storica e l’attualità
Un altro esempio è il Museo del Tempo della Pennelli Cinghiale, recentemente accolto nel novero dei Musei d’impresa associati a Museimpresa, e al quale avevamo anche dedicato l’articolo dal titolo: “Pennelli Cinghiale: un nuovo Museo d’impresa fra arte e tradizione“. Quando si entra in questa famosa azienda da una parte si visita il museo e dall’altra c’è lo show room.
Chi ci impedisce di vederli tutti e due? Ancora oggi, come abbiamo potuto vedere di persona, alcune fasi di fabbricazione di questi pennelli sono realizzati da donne in modo tradizionale e il prodotto non è tanto diverso da quello di un tempo.
Del resto come dicevano nella famosa pubblicità:
Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello
Il Museo d’Impresa con show room
Il Museo d’impresa è l’unico genere di museo in grado di presentare la memoria storica di un’azienda, un fare tradizionale a volte immutato nel tempo, ma anche la continua innovazione nei processi e la cultura d’impresa.
Per questa sua unicità, la parte o sezione di show room dovrebbe essere presente ed integrata, perchè solo così diventa un museo contemporaneo, nel quale si possono:
- sviluppare nuovi prodotti, a partire dallo studio, dall’analisi e dal confronto con quelli storici
- studiare nuovi processi, confrontandoli con quelli passati
- riscoprire documenti e oggetti per realizzare nuovi progetti comunicativi e di marketing
- migliorare l’advocacy nel personale
- formare il personale e i giovani
- avvicinare nuova clientela, che può richiedere la produzione di campioni storici.
Integrare lo show room in un Museo d’impresa virtuale® sarebbe poi ancora più utile e importante per il marketing aziendale, ma ne parlerò in un prossimo articolo.
ph. Cristina Ravara Montebelli, installazione di Duty Gorn nella sede della Pennelli Cinghiale.