Abbiamo già spiegato in vari articoli precedenti che la raccolta fondi sul web si chiama Crowdfunding e che molteplici possono essere le piattaforme da utilizzare e i progetti per i quali raccogliere denaro.
Abbiamo già fatto nei precedenti articoli questi casi di progettualità da sviluppare:
- la pubblicazione di un libro sulla piattaforma più nota al mondo Kickstarter
- il restauro di Notre Dame a Parigi sulla francese IRaiser
- la campagna di Equity Crowdfunding di Infinityhub per sviluppare l’efficientamento energetico del nostro paese su Crowdfundme
- le campagne per il sociale della piattaforma GoFundMe
- i locali con musica live in crisi per la pademia Covid-19 sulla britannica Crowdfunder.
Esaminiamo insieme una campagna o progetto di Crowdfunding sulle api, quindi rivolta a sensibilizzare sulla tutela degli animali e della natura, attualmente in corso sulla piattaforma GoFundMe.
Costruiamo un’oasi per le api di Milano con Davide
Questo è il titolo accattivante della campagna di raccolta fondi o Crowdfunding, che c’interessa illustrarti.
Chi non vorrebbe costruire un’oasi per le api a Milano?
Quando apriamo la scheda della campagna appare il viso sorridente di Davide, con le sue arnie di api e subito ci chiediamo, ma cosa è successo alle api di Davide? Cosa possiamo fare? Come possiamo aiutarlo?
E nel breve testo descrittivo, Davide Toselli, esordisce così:
Il mio progetto è molto semplice, sono un apicoltore e ho iniziato a creare un’oasi per la riproduzione delle api vicino ad un’area boschiva protetta nel sud-est milanese. Passo molto tempo studiando ed approfondendo la vita di questi animali preziosi in via d’estinzione. Non sono un produttore di miele ma un appassionato dell’ape in sé.
L’apicoltura intensiva e l’uso scellerato di diserbanti e pesticidi, hanno distrutto l’oasi che stavo a fatica creando e durante l’inverno ho perso praticamente tutte le famiglie.
In poche semplici parole il dramma si svela e ti dici: “Ecco allora cosa è successo!”
Poi continui a leggere per capire come puoi aiutare…
Le api di Davide e un’oasi di ricreare
Davide Toselli è di Bellaria, non la località balneare sulla costa Adriatica, ma un piccolo paesino nel milanese.
Nella breve descrizione del suo progetto spiega, in modo molto semplice, quale obiettivo intende raggiungere con questa campagna di Crowdfunding:
Mi piacerebbe ripopolare l’oasi e creare un’area per la riproduzione delle nuove api regine anche se i tempi sono stretti, le fioriture che consentono ad una famiglia di diventare forte nella nostra zona terminano con il tiglio quindi vorrei ricreare l’area entro fine aprile/maggio.
Tutto molto semplice e chiaro. A questo punto finalmente chiede il tuo aiuto, collaborazione e sostegno al suo progetto, dichiarando che renderà pubblici anche i risultati ottenuti sui Social Media, in un gruppo creato appositamente su Facebook:
Se lo desiderate potete aiutarmi semplicemente o diventare famiglia adottiva di un’arnia in modo che l’ambiente torni a popolarsi delle nostre amate api. Ogni nuova famiglia costa 120 euro più le spese sanitarie obligatorie per farla crescere in salute e 50€ di arnia di legno. Chi dopo la donazione desidera adottare un’arnia mi contatti così spiego cosa comporta e come posso ringraziarvi. Avete la mia riconoscenza fin da ora e spero che al più presto l’oasi possa tornare in vita perchè un prato senza api è la cosa più triste che ci possa essere.
Chi, dopo essere giunto a questo punto, non verserebbe qualche euro?
Nella parte destra dello vostro schermo compare l’obiettivo economico o il goal che Davide vuole raggiungere con questa campagna: sono solo 1.500 euro!
Aiuto economico, ma non solo.
Continuando a guardare la scheda del progetto, la nostra attenzione è catturata da alcune foto di Davide, felice con le sue arnie e le api.
Successivamente iniziamo a leggere tutti gli aggiornamenti scritti da lui e capiamo che in pochi giorni aveva già raggiunto e superato il suo obiettivo!
Il 5 aprile scorso la RAI3, nel corso del Telegiornale delle 19.30 ha dato notizia di questo progetto: anche noi abbiamo visto questo servizio e siamo subito andati a verificare sulla piattaforma.
La comunicazione per il Crowdfunding è fondamentale, sia quella tradizionale, televisione o stampa, ma soprattutto quella sui canali Social, anzi questi sono assolutamente da privilegiare. Infatti Davide, così come ha indicato sulla piattaforma GoFundMe, ha aperto un Gruppo Facebook dove condividere con i suoi sostenitori e tutti gli interessati al progetto, i suoi progressi e lo sviluppo dell’oasi con le famiglie di api.
I canali Social come veicolo di comunicazione privilegiato per il Crowdfunding.
L’aiuto che si può dare ai progetti di Crowfunding non consiste solo nel versare piccole o grandi somme di denaro, ma anche contribuendo alla comunicazione sui propri Social Media della campagna di raccolta preferita.
Noi ben consapevoli di questo l’abbiamo fatto, riscuotendo un certo successo, ma abbiamo constato che ben pochi sono i post ricavati da campagne della piattaforma GoFundMe.
Questo perchè non è ben predisposta: presenta solo un grande bottone con scritto condividi e cliccando si vedono le icone di alcuni Social Media (Twitter, Facebook e Whatsapp), da scegliere per la condivisione.
In alto compare “Aiuta condividendo, seguita da questa frase, che ricorda l’importanza di condividere le campagne di raccolta fondi sui Social Media:
“Le raccolte fondi condivise sui social media raccolgono 5 volte più fondi”
Questo è molto importante e il fatto che non sia così evidente fin dalla schermata iniziare, penalizza molto i progetti come questo di Davide oppure altri di marcata valenza sociale.
A questo punto diamo un po’ di numeri e ricordiamo come questo progetto sulle api ha raggiunto il goal e lo ha anche superato:
- Il 7 aprile, dopo il servizio del TG, la raccolta era a 2.035 euro e superava il goal fissato a 1.500
- Quello stesso giorno anche noi abbiamo condiviso il post e siamo stati anche contattati da una giornalista di Bellaria (RN), che aveva frainteso la località.
- Il 13 aprile Davide Toselli ha aperto il gruppo su Facebook per gli aggiornamenti, ma ad oggi ha solo 29 iscritti.
- Il 21 aprile però la raccolta ha già raggiunto 2.480 euro.
Questa è la semplice dimostrazione che i Social Media, se ben gestiti possono essere fondamentali per una campagna di Crowdfunding, con potenzialità ben superiori anche ad un servizio sul Telegiornale del canale nazionale.
Il risultato è: Social Media contro TG, 1-0! Speriamo di aver contribuito anche noi al successo dell’oasi delle api.