In vari articoli precedenti abbiamo parlato del Museo d’impresa e spiegato:
- cos’è e a cosa serve
- la sua funzione come potente strumento di marketing culturale e non solo, per l’azienda e per il territorio nel quale l’azienda opera.
- le diverse casistiche, presentando esempi di famosi di Musei d’impresa della moda e del fashion oppure di Museo d’impresa del beverage
Abbiamo anche indicato le fasi principali di realizzazione di un Museo d’Impresa:
- l’ordinamento
- l’allestimento
- l’esposizione
Gli esempi che abbiamo fatto fino ad ora sono di imprese molto note del panorama nazionale ed internazionale, con grandi fatturati, che quindi hanno ingenti spazi e disponibilità economiche.
Ogni PMI italiana può fare un Museo d’impresa
Se una PMI italiana, con alle spalle 30 o anche 50 anni di storia, volesse fare un Museo d’impresa esponendo dei suoi, gelosamente custoditi e preziosi:
- campioni
- macchinari
- documenti d’archivio
- fotografie
ma non disponesse di ampi spazi oppure di grandi risorse, come potrebbe fare?
Non è necessario avere grandi spazi oppure ingenti risorse per avere all’interno delle aziende dei Musei d’Impresa, ma soprattutto si può supplire alla mancanza di spazio o di risorse sfruttando bene le nuove tecnologie.
Ecco perché, prima di dare dei suggerimenti su come fare un moderno Museo d’impresa in una PMI, dobbiamo spiegare cos’è un virtual tour.
Perchè dobbiamo parlare di virtual tour?
Le nuove tecnologie oggi ci permettono di fare quasi tutto e questo difficile periodo di pandemia da Covid-19, con conseguente lockdown, ci ha fatto comprendere l’importanza del digitale.
Attraverso la rete web, infatti, abbiamo potuto continuare ad alimentare le nostre conoscenze senza essere obbligati ad andare fisicamente in un luogo: questo ha fatto cambiare tante nostre abitudini e ha costretto i musei del mondo a creare “virtual tour“.
Il virtual tour come dice il termine non è altro che una visita “virtuale” di un qualsiasi ambiente.
Attraverso il virtual tour i visitatori online, che possiamo anche chiamare audiences, hanno potuto di vedere mostre che erano già programmate da tempo, come la mostra “Seta” di Salvatore Ferragamo, di cui abbiamo parlato, in attesa che si potesse visitare “in presenza”, o come si è sempre detto, “dal vivo”.
Numerosi Musei, altrimenti chiusi, hanno puntato tutto sui virtual tour per tenere viva l’attenzione su di loro, come ad esempio il Museo Egizio di Torino per restare nel panorama nazionale.
Ma cos’è un virtual tour?
Come abbiamo detto il virtual tour è una “visita virtuale” quindi simulata, all’interno di un ambiente, oppure una sezione museale o una mostra temporanea e dal punto di vista tecnico è realizzato dall’unione di tante fotografie panoramiche di ottima qualità oppure video a 360°.
Con questo strumento tecnologico, veicolato da internet, si possono quindi visitare virtualmente anche luoghi e ambienti non aperti al pubblico. Vi sarà capitato di vederne qualcuno, forse non in ambito culturale, ma immobiliare, dove oggi questo strumento è molto utilizzato.
Il vantaggio per un museo o una mostra temporanea è soprattutto quello di raggiungere potenzialmente un pubblico molto più vasto di quello che normalmente potrebbe visitarli fisicamente, quindi anche questo è potenzialmente uno straordinario strumento di marketing e nello specifico di marketing culturale.
Il virtual tour del Giudizio Universale nella Cappella Sistina
Vuoi vedere il Giudizio Universale, ma non ci puoi andare?
Ecco che puoi farlo con il virtual tour della Capella Sistina comodamente seduto sul divano di casa tua, davanti allo schermo della tua nuovissima smart TV.
Che delusione però!
La qualità delle immagini è scarsa, ma soprattutto non ci è data la possibilità di oltrepassare quei limiti fisici, che normalmente sono imposti ad un visitatore quando entra in quei luoghi, perché con essi viene garantita la tutela di quelle opere d’arte assolute.
Ma se siamo nel campo delle tecnologie, perché non possiamo varcare questi limiti? Dalle tecnologie che ormai sono a disposizione noi vogliamo di più, molto di più!
Da un virtual tour vogliamo di più!
Questo nuovo strumento di comunicazione deve garantire un forte coinvolgimento ed impatto emotivo, ma per farlo non bastano le stesse tecnologie basiche messe in campo da un’agenzia immobiliare per una casa in vendita.
Il virtual tour di un Museo, sia esso tradizionale o Museo d’Impresa, deve essere un’esperienza immersiva e permettere al internauta di vedere gli oggetti o le opere d’arte molto da vicino, da una posizione privilegiata, cosa che fisicamente nei musei non possiamo fare.
Altrimenti che virtual tour è?
In quest’ottica coinvolgente ed esperienziale, le tecnologie più innovative permettono non solo di fare questo, ma anche di aggiungere elementi multimediali.
La multimedialità può arricchire la visita con musiche di sottofondo, effetti sonori, narrazioni e testi, con contenuti che descrivono l’opera e la sua storia, permettendo così di apprezzarla al meglio.