Seta, silk, serico è una pagina Fecebook dichiaratamente culturale, ma è anche uno strumento di web marketing culturale.
Creata dalla sua responsabile, Cristina Ravara Montebelli, amministratrice di YourBoost srls e storica della seta, nell’agosto del 2016, si avvia a festeggiare il quarto anno dalla sua nascita.
Queste sono le metriche principali: ad oggi piace a 5668 persone, ha 5930 follower e i suoi post raggiungono mediamente 14.500 persone a settimana, numeri in costante e continua crescita, solo organica.
Seta, silk, serico: vision e mission
La vision della pagina Seta, silk, serico è quella di trattare di tutti gli aspetti che riguardano la seta, solo per citarne alcuni:
- tecnici
- culturali
- tradizionali
- artistici
- cultuali
Nel corso dei secoli, da quando la seta si è iniziata ad utilizzare in Cina 5.000 anni fa ad oggi, in Italia e all’estero, su tutto ciò che riguarda il mondo della seta e la storia della moda.
Gli argomenti trattati nella pagina vanno dal baco da seta all’abito, dal gelso all’allevamento del baco da seta, dalla trattura del filo alla tessitura nel corso dei secoli. Si parla di:
- filatoi
- filande
- musei
- mostre
- curiosità
- tradizioni
Le mission sono due:
- Culturale. Di far conoscere tutto il possibile su questo filato e le sue applicazioni nel corso dei secoli, soprattutto in Italia, dove la moda è un settore trainante dell’economia e l’allevamento del baco da seta è arrivato all’epoca dell’imperatore Giustiniano, promuovendo iniziative in Italia volte al rilancio dell’allevamento del baco.
- Professionale. Per una start app innovativa come la nostra la mission è quella di applicare le tecniche dell’Inbound marketing all’ambito culturale e dimostrare che possono essere altrettanto efficaci.
Una pagina culturale Facebook può essere uno strumento di web marketing?
Quando uno degli amici della pagina, scrive un messaggio chiedendo:
La seta da ricamo dove la posso trovare? Voi la vendete?
Abbiamo già risposto alla domanda e si capisce bene che la pagina Seta, silk, serico non è solo culturale e che la sua resposabile è a tutti gli effetti una influencer, perchè, come riportato nella definizione di questo neologismo dall’autorevole vocabolario Treccani, l’influencer è:
un personaggio popolare in Rete, che ha la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti e, in particolare, di potenziali consumatori, e viene utilizzato nell’àmbito delle strategie di comunicazione e di marketing.
Se la pagina avesse avviato una collaborazione con una particolare azienda di filati, proporrebbe naturalmente quella azienda e l’amica della pagina, diverrebbe probabilmente cliente dell’azienda.
Lo stesso accade sul fronte dei Musei e in particolare dei Musei della seta (ad es. il Museo Della Seta Soncino con il quale la pagina ha avviato già da tempo una collaborazione) oppure mostre temporanee dedicate ad abiti e oggetti in seta: la promozione è rivolta ad un audience molto segmentata e risponde alle sue specifiche esigenze.
Come si applicano le tecniche dell’Inbound marketing alla pagina culturale?
Come è stato già scritto nella nostra Guida indispensabile per capire cos’è l’Inbound marketing, il caposaldo è che:
L’Inbound marketing crea valore per te e per il tuo cliente e costituisce un’importante forma di lead generation (generazione dei contatti)
La pagina Seta, silk, serico ha infatti permesso alla responsabile di mettersi in contatto con innumerevoli realtà della seta italiane e straniere, le cui pagine ufficiali hanno condiviso vari post:
- Museo della seta di Como, Civico Museo setificio Monti, Museo della seta Racconigi, Museo Della seta Soncino.
- Musei della seta stranieri (es. Museo della Seda Valencia; Fan Association of North America)
- Allevatori di baco da seta (es. Alessio Sverzut della Piccola Fattoria Cumugnai, di Aquileia e Nello Serra della Comunità Don Milani di Acri)
- Istituzioni come il CRA-API di Padova oppure OBA (Osservatorio Bacologico Ascolano)
- Altri musei (es. Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” di Bologna, Ecomuseo della seta e della ruralità di Reggio Calabria)
- Collezionisti privati (es. Gabriele Archivio Stroppa Nobili).
- Associazioni culturali (es. Associazione culturale Vellutai Città di Ala; Ars sete de Guaita Sancte Marie)
- Blog (es. Trama e ordito-il blog della moda).
Creando una rete importante di contatti (lead), che ha permesso di avviare collaborazioni.
L’Inbound marketing è poi:
una “modalità di marketing centrata sull’essere trovati da potenziali clienti (outside-in ovvero da fuori a dentro), in contrasto alla modalità tradizionale, detta anche outbound marketing (inside-out ovvero da dentro a fuori), che è imperniata su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente”.
Il messaggio si comunica con lo storytelling, differenziando il più possibile gli argomenti trattati, con metodo scientifico e storico molto rigoroso, con contenuti originali, spesso inediti, quindi “contenuti rilevanti”, pur mantenendo costate il fil rouge, o meglio il filo di seta che li lega tutti: questo permette di “deliziare” più persone e quindi raggiungere un maggior numero di contatti.
Questi contatti o lead sono le buyer personas, alle quali con una precisa strategia di marketing ci si rivolge, anche se la pagina non vende direttamente nulla, perché non è aziendale, ma culturale, quindi ha una funzione di web marketing culturale.
Una pagina Fb presentata ad un seminario di studio
L’interesse dell’audience della pagina Seta, silk, serico è stato anche oggetto di un intervento al seminario di studio dal titolo “Il rinascimento ascolano“, organizzato dal Presidente di O.B.A. (Osservatorio Bacologico Ascolano), Gianfranco Concetti e tenutosi ad Ascoli Piceno il 29 settembre.
Nell’intervento dal titolo “La pagina FB Seta, silk, serico: un osservatorio d’interesse”, la responsabile Cristina Ravara Montebelli, ha citato i numerosi contatti e le collaborazioni avviate con istituzioni e musei grazie alla pagina.
Inoltre ha dedicato particolare attenzione alla sede del seminario, Ascoli Piceno che a partire dalla metà dell’Ottocento è stata centro di importanti stabilimenti bacologici ed ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenere la produzione serica italiana, sostenendo che stranamente riscuotevano un tiepido riscontro i post quando erano condivisi nei principali gruppi cittadini, pur molto numerosi ed interessanti alla storia.
Le persone in sala hanno invece sostenuto che c’è molto interesse per queste tematiche e per i post proposti dalla pagina, smentendo il disinteresse e da quel giorno i post hanno ottenuto maggiore riscontro e la responsabile ha incrementato i contatti con l’ascolano: la pagina quindi si è dimostrata veicolo non solo di cultura, ma ha generato lead concreti.