Sono 118 i marchi storici registrati in due anni dall’entrata in vigore, il 30 aprile 2019 del “Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale“, convertito in legge con modifiche il 28 giugno 2019.
A distanza di poco più di due anni dalla creazione del Registro per la valorizzazione dei marchi Made in Italy, sono già tante le aziende che hanno puntato sulla conservazione e salvaguardia del loro brand storico nel corso tempo e nei settori più disparati:
- alimentare
- moda
- cosmesi
- automobilistico
- editoria
All’appello del Registro hanno infatti risposto brand noti come:
- Saila e Sperlari per i dolci
- Sasso e Carli per l’olio d’oliva
- Antinori e Ferrari per i vini e gli spumanti
- Benetton e Rifle per la moda
- Palmieri e Felce Azzurra per prodotti cosmetici.
Chi può iscriversi nel Registro?
Al Registro, istituito presso l’Ufficio italiano Marchi e Brevetti (UIBM), possono iscriversi non solo i brand famosi e le aziende già note a livello nazionale ed internazionale, come quelle che abbiamo citato, ma tutte le aziende che abbiano come elemento caratterizzante:
- italianità
- tradizione
- legame con il territorio
e che siano:
titolari o licenziatari esclusivi di marchi d’impresa registrati da almeno cinquanta anni o per i quali sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno cinquanta anni, utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale.
Come ci si iscrive nel Registro?
L’iscrizione al Registro avviene automaticamente al momento dell’accoglimento dell’istanza, inviata dal titolare o licenziatario esclusivo del marchio per via telematica, attraverso il portale online dell’Ufficio Brevetti e Marchi Italiano dal titolare.
L’Ufficio, ha poi 60 giorni di tempo, che diventano 180 nel caso di marchi non ancora registrati, per procedere all’esame della domanda e verificarne la congruità e la documentazione storica.
Una volta valutata positivamente la richiesta, l’accesso al Registro ha una durata illimitata e non necessita di rinnovi.
Perchè è importante tutelare i marchi storici?
Nel nostro articolo sui Marchi storici (datato 18 luglio 2019, poco dopo l’entrata in vigore della legge), avevamo già preso in esame la legge sottolineando i vantaggi, in termini di comunicazione e di marketing, che ogni azienda ottiene nel registrare il proprio brand dentro il registro dei marchi storici.
Nel mondo globalizzato e digitale attuale, con tutte le problematiche determinate dalla pandemia Covid-19:
- il tuo marchio che ha almeno 50 anni di vita
- la storia della tua azienda che lo ha prodotto continuativamente per tanto tempo
possono fare la differenza nei consumatori, che devono decidere fra il tuo brand rispetto a quello di un’altra azienda raggiungibile facilmente con un click.
Oggi il tuo prodotto non è più l’unico sul mercato come 50 anni fa!
Deve essere fatto conoscere ai potenziali clienti di tutto il mondo, non solo a quelli della città o della nazione in cui hai l’azienda.
Il riconoscimento a livello nazionale del tuo marchio o brand Made in Italy è il primo passo per la promozione internazionale della tua azienda!
Il marchio…dei marchi storici
Un Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 10 gennaio 2020, ha poi istituito un marchio ovvero il logo dei marchi storici: “Marchio storico” di interesse nazionale.
Le aziende iscritte nel Registro speciale possono utilizzare questo logo per finalità commerciali e promozionali.
Il Decreto ne ha anche definito i criteri per l’utilizzo, con esclusivo riferimento ai prodotti e servizi relativi al marchio iscritto nel Registro.
Questo logo, infatti, non costituisce titolo di proprietà industriale e non stabilisce alcun diritto di esclusiva, vale invece come attestazione e patente ufficiale di “storicità”, potendo essere affiancato al brand o marchio storico iscritto nel Registro, senza alterarne la rappresentazione.
Costituisce quindi un rafforzamento promozionale e commerciale della reputazione del brand, caratterizzando e distinguendo il prodotto che ne è contrassegnato, e così facendo aiuta il titolare a dimostrare la sua notorietà e rinomanza, ottenendo una tutela maggiore in ambito nazionale ed internazionale.
Il legislatore infatti ha voluto ovviare alla mancanza della tipologia di “marchio storico” negli ordinamenti europeo e nazionale, che invece tutelano in modo rinforzato il marchio che gode di “rinomanza”.
Facilitazioni alla ristrutturazione delle aziende
Obiettivo del Decreto è soprattutto quello di agevolare la ristrutturazione delle aziende titolari di marchi storici di interesse nazionale iscritte nel Registro.
Scopo non trascurabile in questo periodo di crisi determinata dalla pandemia da Covid-19.
Le imprese titolari dei marchi storici infatti potranno usufruire dei vantaggi economici dell’art. 43 della legge n. 77/ 2020 di conversione del c.d. Decreto Rilancio.
Questo articolo infatti ha sostituito il precedente “Fondo per la tutela dei marchi storici di interesse nazionale” con il “Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa”.
Come opera il nuovo Fondo?
Quest’ultimo Fondo opera attraverso interventi nel capitale di rischio delle imprese con sede legale e operativa sul territorio nazionale, che siano in difficoltà economico-finanziaria e che, al momento di presentazione della domanda di accesso al Fondo stesso, abbiano avviato un confronto presso la struttura per la crisi d’impresa del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
Con questo nuovo Fondo si possono anche superare le criticità della precedente disciplina, che potevano indurre le aziende a non iscriversi al Registro.
Attualmente infatti non sussistono più gli obblighi di comunicazione preventiva e di informazione da parte del titolare o del licenziatario esclusivo del marchio al MISE nel caso di progetti di cessione, chiusura o delocalizzazione dell’azienda e relative sanzioni in caso di violazione.
Ecco il motivo per cui in due anni tante aziende si sono già iscritte!