Update sulla campagna di Kickstarter per pubblicare libro bilingue su Giulio Cesare
Ci eravamo lasciati a campagna aperta e con alcuni spunti ed indicazioni dei vantaggi che possono essere ottenuti creando una campagna su Kickstarter. Vi ricordo brevemente che l’obiettivo era quello di arrivare a pubblicare un volume bilingue dal titolo “Giulio Cesare a Rimini: l’evento che cambiò il mondo” (Julius Caesar in Rimini: the history changer)” bypassando le già evidenziate problematiche del mondo editoriale e non, su tematiche di tipo culturale e confermando di avere una visione chiusa di un mondo che oramai grazie al web non ha più confini.
Ora la campagna è chiusa e dopo qualche giorno di riflessione e di analisi mi piace condividere con voi i risultati ottenuti.
Che coraggio direte voi, ma se avete raccolto poco più dell’1% dell’ammontare richiesto! Non voglio fare come i politici che dichiarano di aver vinto anche dopo elezioni disastrose, ma mi preme uscire dalla stretta visione economica della campagna stessa.
Facciamo un passo indietro e ricordiamo i nostri obiettivi già raccontati nel precedente articolo.
Lo scopo della nostra campagna di crowdfunding in realtà verteva su 5 punti principali:
- Diffondere la cultura Italiana nel mondo
- Valorizzare il nostro territorio (ad esempio l’operazione di co-marketing con Italia Nostra per la valorizzazione del sipario di Santarcangelo raffigurante Cesare che passa il Rubicone).
- Creare un qualcosa di unico ed irripetibile: una marcia di legionari in costume di 36 km.
- Pubblicare un libro bilingue sulle tracce lasciate da Giulio Cesare a Rimini (Ariminum)
- Realizzare un filmato DVD con i risultati della marcia effettuata lo scorso 17-19 giugno 2016.
Ora, mentre come già preannunciato, la campagna di Kickstarter non ci ha consentito la raccolta dei fondi per i nostri propositi editoriali, per i punti da uno a tre non posso che parlare di successo e vi spiego, con i numeri, il perché.
Il lavoro per la promozione a livello mondiale, applicando la metodologia dell’Inbound Marketing, è stato grande e i commenti dall’estero sono stati tutti positivi: abbiamo interagito da marzo ad agosto 2016 principalmente, ma non solo, sui Social Media.
Questi ultimi ci hanno fornito la seguente visibilità:
si è interagito con circa 80 gruppi di archeologia, storia, rievocazione storica e del territorio internazionali e locali per un totale di circa 420.000 membri.
Molti post con interazioni (like, commenti, condivisioni) a vari livelli e con visualizzazioni di diverse migliaia di persone.
i tweet diretti sono stati 7.042 con 411.000 visualizzazioni dirette. Le visualizzazioni ottenute grazie alle condivisioni (187) sono 1.725.000.
- Periscope
9 dirette per circa 2 ore con un totale di 309 spettatori, di cui 50 sono diventati follower.
- YouTube
Creato un canale, nel mese di giugno, con 18 video e circa 2 ore filmate che ha avuto, ad oggi, oltre 200 visualizzazioni (materiale comunque da considerarsi evergreen).
- G+
Presenti in circa 60 Community culturali e turistiche che hanno in totale di circa 850.000 membri.
Create diverse bacheche che hanno permesso la realizzazione di un seguito di circa 1300 follower.
Creata una piccola comunità di circa 150 follower
La visibilità su Web è stata generata anche usando l’hashtag: #JuliusCaesarRiminiKickstarter062016.
Inoltre, sono state fatte presentazioni del progetto dalla curatrice Cristina Ravara Montebelli, sul territorio riminese e non solo, che hanno suscitato molto interesse (rassegna stampa).
Concludendo, dove sta quindi il successo?
Direi che non vi è dubbio che tutti i nostri interlocutori hanno da marzo ad agosto sentito parlare e discusso quotidianamente di: Giulio Cesare, Rimini, Rubicone, Alea Iacta est, legionari ecc., per cui non meravigliatevi se fra qualche mese e/o anno qualcuno verrà a visitare le nostre terre chiedendo di ponti, legionari, Rubicone ecc. (punti 1 e 2 in goal).
Il successo sta nel fatto che per la prima volta dopo oltre 2 mila anni, scusate se è poco, un contubernium ha ripercorso circa 30 miglia, così come fecero le legioni di Giulio Cesare: un vero esperimento di archeologia sperimentale, oltre che una rievocazione storica. (Punto 3 in goal).
Cosa non ha funzionato allora?
Sicuramente il “prodotto” offerto e la sua metodologia di diffusione, minimo due copie, non hanno contribuito ad una diffusione popolare dell’offerta. Questo conferma un quasi oramai fisiologico disinteresse per cose “impegnate” o “culturali” rispetto a cose molto più leggere (es. in Kickstarter fanno man bassa libri aventi in oggetto cartoon e/o disegni). Per cui, anche se il prodotto è stato offerto ad amanti della cultura e della storia, il fatto di portarsi a casa un libro è stato un deterrente, e addirittura “me ne danno due”! A chi lo darò l’altro? Il problema, non risolto, è stato da noi volutamente creato per “provocare il pubblico” ed incrementare la capacità diffusiva del volume. Provocazione purtroppo non raccolta dai nostri “sostenitori virtuali”.
Altro problema è che in Italia, i nativi digitali, hanno poco interesse per la storia e l’archeologia, mentre molti over 50, che hanno interesse, sono analfabeti digitali per i quali…Kickstarter, ma che roba è?
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